Gli infortuni, e soprattutto le morti sul lavoro, tengono banco anche quest’anno nel dibattito politico. Purtroppo, i dati non sono incoraggianti e anche nel 2021 non abbiamo quella auspicata inversione di tendenza che tutti aspettiamo fiduciosi. Il perchè di questi infortuni è da ricercare nelle negligenze organizzative di aziende e lavoratori. La domanda che dobbiamo porci è: quali sono gli strumenti che non abbiamo ancora adottato per scongiurare gli infortuni e le morti bianche?

 

L’orientamento del governo Draghi è quello di prevedere pene più severe e immediate, ma anche di trovare collaborazione all’interno dell’azienda per individuare precocemente le debolezze in tema di sicurezza sul lavoro.

Il piano dovrà essere organico e strutturale e dovrà essere recepito da tutte le parti sociali coinvolte. 

 

In questo nuovo contesto le aziende saranno chiamate a rispettare sempre più le regole già sancite dal TUSL e, al contempo, essere più supportate per la parte di reperibilità dei dispositivi di sicurezza individuali e per quelli di protezione degli ambienti. 

 

Abbiamo già visto quali sono i dispositivi di protezione individuale, li abbiamo analizzati e ve li abbiamo fatti conoscere. Quando si parla di sicurezza sul lavoro però non dobbiamo pensare solo ai dpi, ma a tutte quelle strumentazioni, installazioni e procedure che permettono di eliminare quasi tutti i rischi derivanti dall’ambiente lavorativo e dalla mansione svolta.

 

Lo abbiamo già detto, quando lavoriamo dobbiamo prestare attenzione a noi, all’ambiente nel quale lavoriamo e anche alla sicurezza delle persone che potrebbero essere nei paraggi, come accade nei cantieri edili o negli uffici aperti al pubblico. 

Per questo motivo l’avere sempre a disposizione i dispositivi di protezione individuali specifici per ogni mansione e tutta l’attrezzatura di prevenzione danni o infortuni, come estintori, cartellonistica, installazioni ad hoc per qualunque potenziale pericolo, oltre a essere adeguatamente formati in materia di sicurezza, sarà sempre più importante. 

 

È anche vero che col passare del tempo gli stili lavorativi cambiano, cambiano le mansioni e con lo sviluppo tecnologico ci saranno sempre diversi rischi specifici. Attenzione però, questo non vuol dire che i rischi aumenteranno, anzi, potrebbero anche diminuire, ma potrebbero essere diversi da quelli che conosciamo, come ad esempio il rischio sanitario che, purtroppo, ora conosciamo bene.

 

Per rispondere a queste sfide diventa indispensabile avere un punto di riferimento in materia di sicurezza sul lavoro, antinfortunistica, cartellonistica e antincendio, come noi di Ovrema, che siamo in grado di fornire attrezzatura, formazione e rispondere rapidamente a ogni richiesta. 

 

Per invertire questa tendenza, per rendere gli ambienti lavorativi sempre più sicuri, e perciò evitare sempre più gli infortuni gravi o le morti bianche, dobbiamo prestare sempre più attenzione alla nostra sicurezza e quella degli altri, imparare a usare correttamente tutti i dispositivi di protezione individuale, quelli di prevenzione degli infortuni o dei danni alle strutture. 

Ma a questo risultato non si arriva da soli. Il governo e le sue leggi, le aziende, i fornitori di dispositivi per la sicurezza, e tutte le parti coinvolte, dovranno lavorare come fossero una sola entità, sino a quando, finalmente, non leggeremo più queste notizie sui giornali.